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Tuesday 7 April 2009

H[igh] D[ynamic] R[ange]: questa nuova conoscenza

Vorrei parlare un po' di questa modalità di postproduzione con la quale mi sto cimentando ultimamente.
Inizialmente, quando vedevo i primi scatti effettuati con questa tecnica e mi chiedevo: "ma che cazzo è?", non la trovavo un granché. Erano i tempi in cui scattavo solo in analogico, quindi è ben comprensibile il mio distacco verso la post-produzione, sebbene ne facessi un po' anche io, tuttavia penso che il mio poco piacere per questa tecnica fosse dovuto all'utilizzo forzato che ne veniva (e viene) fatto. Probabilmente mi erano capitate sotto gli occhi delle foto che erano spiccatamente artefatte, il che mi ha portato a non amarle. Ad ogni modo, suscitarono il mio interesse. Così, da quando ho MOMIX ho iniziato a cercare qualche tutorial su internet e ho in breve capito i princìpi base per fare una foto HDR. Sostanzialmente (e nelle migliori delle possibilità) si tratta di scegliersi un soggetto - preferibilmente con condizioni di luce non eccessivamente forti - e di scattargli 3 (o 5, o 7, o 9...) foto in formato RAW, ognuna con un livello d'esposizione diverso, del tipo -1 / 0 / 1. L'importante è non variare nessuna impostazione tranne l'esposizione, quindi diaframma sempre con la stessa apertura e, possibilmente, nessun movimento della camera (cavalletto e auto-scatto aiutano).
Al momento ho fatto una sola foto che rispetti appieno questa regola [http://picasaweb.google.com/20Oborozuki06/HDR#5320135853471055042], in particolare perché con Photoshop è possibile variare l'esposizione di una foto, anche se il risultato non è bellissimo, ma "chi s'accontenta, gode" recita il proverbio e io, sinceramente, mi sto divertendo anche così. Ed ecco un esempio di quello che si può tirare fuori con questa tecnica:


Scatto originale (no post-produzione). La foto è stata scattata il 4 aprile alle 18.16 a Genzano di Roma (precisamente davanti al Duomo).
velocità otturatore: 1/160 sec
apertura obiettivo: F/10
distanza focale: 18mm
iso: 200





Questo a sinistra è un esempio di HDR "leggero", dico io, ovvero con colori e tonalità accentuate ma ancora "credibili". L'effetto è molto più accattivante rispetto all'originale e forse (dico "forse" perché la mia esperienza nel campo è 0) in camera oscura è un effetto ancora raggiungibile, quindi anche i puristi della fotografia potrebbero non storcere il naso. Ma il "forse" e il condizionale sono d'obbligo.

Per ultima ecco la foto SUPER HDR, ossia il massimo dell'artificioso, dove di fotografico inizia ad esserci veramente poco, solo l'inquadratura direi:



So, what do you think about that???





2 comments:

Alexander S. Kunz said...

Ciao!

I like photo #2 (-1And4More_tonemapped.jpg) best because it still looks very natural (maybe a bit much saturation?).

Photo #3 (0And4More_tonemapped.jpg) looks too artificial, its this "chewing gum vs post nuclear war" look that so many HDR photos have, it is so obvious that it can't be a normal photo.

Oh and... the "D" in HDR stands for "dynamic". :-)

[Daniele_Martina] said...

Ops! My fault! :D Thanks for the advice! And about the POST NUCLEAR CHEWING GUM [:P] I totally agree! I'm trying to understand this HDR technique - as you noticed I don't even know what that acronym stands for - and I took that technique to the higher level to experience it. But to me, too, it isn't photography no more.

..solamente nosotros..